I bambini amano il gusto dolce...
E la Gran Bretagna si è posta l'obbiettivo di dimezzare entro il 2030 il tasso di obesità infantile e punta il dito contro i "produttori di merendine". Il rapporto di Public Health England, analizzati oltre 1.100 alimenti per bambini da uno a tre anni, conclude che in molti casi lo zucchero (di varia provenienza) nei prodotti alimentari confezionati, rappresenta due terzi del peso (per esempio in alcuni prodotti alla frutta vi sono 67 grammi di zucchero su 100 di prodotto).
Non permettono quasi mai di comprendere la verità, la pubblicità è sempre presente (anche se teoricamente dovrebbe essere molto limitata).
L’allarme è giustificato anche dalla crescita del mercato degli snack e delle merende (+11% tra il 2017 e il 2018), che sta attraendo sempre più spesso bambini molto piccoli.
Condanna ferma, quindi, ai cibi consigliati dai quattro mesi di età in su, perché prima dei sei mesi compiuti bisognerebbe limitarsi all’allattamento al seno o - alla peggio - al latte artificiale quando il primo non sia possibile, senza dare zuccheri aggiunti. Fino ai due-tre anni.
Piuttosto, sarebbero sempre da preferire la frutta fresca o il latte o i suoi derivati (non zuccherati).
E in italia? Zero assoluto, mentre il nostro SSN muore e alcuni (Savona, presidente Consob) dichiarano come necessario, che chi può, deve pagarsi sanità e salute.
È evidente che non è così che si pongono le basi per un’infanzia sana, e ora molti specialisti sembrano chiedere misure più drastiche di quelle attuate finora. Prima che sia troppo tardi e un’intera generazione cresca irrimediabilmente in sovrappeso, con molte carie da curare e con uno stato di salute già compromesso.
Fonti:
https://ilfattoalimentare.it/alimenti-per-bambini-zuccheri.html
https://www.finanzaonline.com/notizie/savona-non-possiamo-dare-sanita-gratis-a-persone-in-grado-di-procurarsela-con-reddito
E la Gran Bretagna si è posta l'obbiettivo di dimezzare entro il 2030 il tasso di obesità infantile e punta il dito contro i "produttori di merendine". Il rapporto di Public Health England, analizzati oltre 1.100 alimenti per bambini da uno a tre anni, conclude che in molti casi lo zucchero (di varia provenienza) nei prodotti alimentari confezionati, rappresenta due terzi del peso (per esempio in alcuni prodotti alla frutta vi sono 67 grammi di zucchero su 100 di prodotto).
Le etichette?
Non permettono quasi mai di comprendere la verità, la pubblicità è sempre presente (anche se teoricamente dovrebbe essere molto limitata).
L’allarme è giustificato anche dalla crescita del mercato degli snack e delle merende (+11% tra il 2017 e il 2018), che sta attraendo sempre più spesso bambini molto piccoli.
Condanna ferma, quindi, ai cibi consigliati dai quattro mesi di età in su, perché prima dei sei mesi compiuti bisognerebbe limitarsi all’allattamento al seno o - alla peggio - al latte artificiale quando il primo non sia possibile, senza dare zuccheri aggiunti. Fino ai due-tre anni.
Piuttosto, sarebbero sempre da preferire la frutta fresca o il latte o i suoi derivati (non zuccherati).
E in italia? Zero assoluto, mentre il nostro SSN muore e alcuni (Savona, presidente Consob) dichiarano come necessario, che chi può, deve pagarsi sanità e salute.
È evidente che non è così che si pongono le basi per un’infanzia sana, e ora molti specialisti sembrano chiedere misure più drastiche di quelle attuate finora. Prima che sia troppo tardi e un’intera generazione cresca irrimediabilmente in sovrappeso, con molte carie da curare e con uno stato di salute già compromesso.
Per questo, ho tre consigli da darti:
- mai zucchero prima dei 2-3 anni di età (meglio mai)
- frutta fresca piuttosto che succhi di frutta
- impara a farti le merendine a casa e diffida della pubblicità e delle etichette nutrizionali.
Perché la tua salute vale!
Fonti:
https://ilfattoalimentare.it/alimenti-per-bambini-zuccheri.html
https://www.finanzaonline.com/notizie/savona-non-possiamo-dare-sanita-gratis-a-persone-in-grado-di-procurarsela-con-reddito