Quando invece basterebbero Malva ,Camomilla e Calendula...
L'Ulcera Peptica (Gastrica o Duodenale) è una malattia molto presente in tutto il mondo, è il disturbo più comune del tratto gastrointestinale ASSIEME alla cosiddetta "Gastrite" e al famigerato "Reflusso"... erroneamente ritenuti la stessa cosa, e su cui (erroneamente?) si usano gli stessi farmaci.
Tra i farmaci più utilizzati (Antiacidi, Inibitori della Pompa Protonica o antagonisti del recettore H2) la maggior parte PRODUCE REAZIONI AVVERSE a breve, medio e lungo termine.
Quindi se il "farmacon" serve, devi saperlo, devi poterle evitare, devi poterle prevenire.
Tra le più temibili complicanze ci sono:
Ma di queste informazioni, per te che mi segui, questa pagina ne è piena...
Per mancanza di comunicazione - o per il subdolo "inserimento" della pubblicità nel rapporto medico-paziente - sono parecchi anni che tutti assumiamo FARMACI SINTOMATICI senza che il problema di base venga cercato o risolto.
Mantenendo così attiva la patologia di base e mantenendoci "clienti" a vita del Sistema Sanitario Nazionale.
E nonostante i progressi nella chimica convenzionale e della farmacologia nella produzione di efficaci farmaci antiulcera, quelli che sono considerati i migliori farmaci hanno i loro limiti, e richiedono un costo enorme a livello di malesseri collaterali.
La camomilla ha ANCHE attività antiossidanti e antimicrobiche moderate e contiene alfa-bisabololo, noto per avere proprietà antinfiammatorie, anti-irritanti, antiossidanti, antimicrobiche, antimicotiche ed analgesiche, e ANCHE proprietà anti-ulcera e gastroprotettive.
Hanno fatto uno studio delle lesioni delle mucose gastriche nei topi, e il bisabololo avrebbe capacità di proteggere il rivestimento gastrico dalle ulcere indotte dall'etanolo e dall'indometacina, con una conseguente riduzione dei danni ossidativi alle mucose gastriche.
Per questo viene utilizzata contro i bruciori della gola, del cavo orale, dell'esofago, dello stomaco, dell'intestino, attenuando il dolore che si manifesta spesso in seguito all'infiammazione.
Potremmo stare ore a scrivere e parlare degli effetti gastroprotettivi delle piante, ma il tempo è tiranno.
Se nell'attesa vuoi leggere alcuni LAVORI SCIENTIFICI ORIGINALI da cui traggo le mie conseguenze, eccote un paio:NOTA BENE:
il padre Ippocrate ci insegna: PRIMUM NON NUOCERE
E se proprio dobbiamo usare una pianta, una "droga" o un "farmacon", noi MEDICI dobbiamo assicurarci che la si usi
E se questi effetti ci sono e SONO DOCUMENTATI a livello INTERNAZIONALE, dobbiamo conoscerli e combatterli.
A norma dell'ARTICOLO 13 DEL CODICE DEONTOLOGICO MEDICO.
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L'Ulcera Peptica (Gastrica o Duodenale) è una malattia molto presente in tutto il mondo, è il disturbo più comune del tratto gastrointestinale ASSIEME alla cosiddetta "Gastrite" e al famigerato "Reflusso"... erroneamente ritenuti la stessa cosa, e su cui (erroneamente?) si usano gli stessi farmaci.
Tra i farmaci più utilizzati (Antiacidi, Inibitori della Pompa Protonica o antagonisti del recettore H2) la maggior parte PRODUCE REAZIONI AVVERSE a breve, medio e lungo termine.
Quindi se il "farmacon" serve, devi saperlo, devi poterle evitare, devi poterle prevenire.
Tra le più temibili complicanze ci sono:
🔬 SIBO (disbiosi del piccolo intestino)
🔬 SIFO (sovraccrescita fungina del piccolo intestino),
🔬 Carenza di vitamine B12 e quindi di Ferro;
🔬 Malassorbimento di Calcio e sopratutto Magnesio.
Ma di queste informazioni, per te che mi segui, questa pagina ne è piena...
Per mancanza di comunicazione - o per il subdolo "inserimento" della pubblicità nel rapporto medico-paziente - sono parecchi anni che tutti assumiamo FARMACI SINTOMATICI senza che il problema di base venga cercato o risolto.
Mantenendo così attiva la patologia di base e mantenendoci "clienti" a vita del Sistema Sanitario Nazionale.
E nonostante i progressi nella chimica convenzionale e della farmacologia nella produzione di efficaci farmaci antiulcera, quelli che sono considerati i migliori farmaci hanno i loro limiti, e richiedono un costo enorme a livello di malesseri collaterali.
E il regno vegetale?
Ci può fornire nuovi (o VECCHI?) composti utilizzati in alternativa o come AGGIUNTA ai protocolli classici uguali per tutti?Come la CAMOMILLA?
La Matricaria chamomilla è segnalata come protettiva nei confronti dell'ulcera peptica. L'estratto acquoso RIDUCE LE SECREZIONI GASTRICHE e l'acidità, FAVORENDO la cura dell'ulcera gastrica senza apparenti effetti collaterali.La camomilla ha ANCHE attività antiossidanti e antimicrobiche moderate e contiene alfa-bisabololo, noto per avere proprietà antinfiammatorie, anti-irritanti, antiossidanti, antimicrobiche, antimicotiche ed analgesiche, e ANCHE proprietà anti-ulcera e gastroprotettive.
Hanno fatto uno studio delle lesioni delle mucose gastriche nei topi, e il bisabololo avrebbe capacità di proteggere il rivestimento gastrico dalle ulcere indotte dall'etanolo e dall'indometacina, con una conseguente riduzione dei danni ossidativi alle mucose gastriche.
MA potremmo anche usare la MALVA.
Pianta ricca di mucillagini, flavonoidi, antociani e altre sostanze LENITIVE con spiccata attività antinfiammatoria ed emolliente su TUTTE LE MUCOSA.Per questo viene utilizzata contro i bruciori della gola, del cavo orale, dell'esofago, dello stomaco, dell'intestino, attenuando il dolore che si manifesta spesso in seguito all'infiammazione.
E la CALENDULA invece?
È utilizzata da sempre nei problemi infiammatori dell'apparato digerente (gastriti e ulcere tra l'altro) perché oltre all'azione antinfiammatoria, è anche lenitiva ed anche un cicatrizzante della mucosa gastrica.Potremmo stare ore a scrivere e parlare degli effetti gastroprotettivi delle piante, ma il tempo è tiranno.
Se nell'attesa vuoi leggere alcuni LAVORI SCIENTIFICI ORIGINALI da cui traggo le mie conseguenze, eccote un paio:NOTA BENE:
il padre Ippocrate ci insegna: PRIMUM NON NUOCERE
E se proprio dobbiamo usare una pianta, una "droga" o un "farmacon", noi MEDICI dobbiamo assicurarci che la si usi
1) - PER I MOTIVI APPROPRIATI
2) - PER IL MINOR TEMPO POSSIBILE
3) - ALLA MINOR DOSE POSSIBILE
E se questi effetti ci sono e SONO DOCUMENTATI a livello INTERNAZIONALE, dobbiamo conoscerli e combatterli.
A norma dell'ARTICOLO 13 DEL CODICE DEONTOLOGICO MEDICO.
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