Immagina un grande meccanismo complesso.
Non so se puoi, per esempio, Immaginare un grosso bus.
Sceglilo del colore che più ti piace, personalizzalo.
E mentre lo vedi, immagina meccanismi semplici - come ingranaggi, pulegge, fascette di gomma - connettersi tra loro e connettere tra loro sistemi complessi: il motore, il sistemi di raffreddamento, il sistema di trasmissione, gli ammortizzatori.
L'immagine è grande, luminosa, ampia al punto che ti permette di comprendere che tutto è coordinato e funziona come un orologio svizzero.
Ma come un orologio svizzero, basta un granello di sabbia tra gli ingranaggi per "bloccarlo".
Certo, ci vuole tempo... e il modo in cui si sviluppa il "blocco" dipende da DOVE ESATTAMENTE si è incastrato quel granello di sabbia.
Ma prima o poi quel granello di sabbia arriverà a "bloccare" il funzionamento dell'orologio.
Adesso immagina il tuo corpo proprio come un sistema fatto da ingranaggi o pulegge o fascette di gomma in connessione tra loro ...
... che inter-connettono tra loro sistemi complessi come il motore (il cuore), il sistemi di raffreddamento (vene, arterie, strutture linfatiche... ), il sistema di trasmissione (legamenti, nervi...), gli ammortizzatori (la struttura ossea). .. e L'intestino.
Te lo immagini?
L'intestino è irrorato da un sistema circolatorio (vene, arterie, strutture linfatiche) ed è raggiunto da un sistema nervoso, tutti cablati FISICAMENTE DENTRO IL SISTEMA DI "SOSPENSIONE" (fascie) che legano L'INTESTINO alla SCHIENA.
Visceri, ossa, muscoli,
E proprio come un orologio Svizzero, un granello di sabbia è capace di bloccarlI.
Certo, i tempi e i modi con cui si sviluppa il "blocco" dipende da DOVE ESATTAMENTE si è incastrato quel granello di sabbia.
Ma prima o poi, quel granello di sabbia arriverà a "bloccare" il sistema.
Per questo, pochi hanno dubbi che i tuoi "dolori nella schiena" hanno origine nella "tensione" delle strutture addominali.
E quello che mangi e le condizioni del tuo intestino sono la cause che determinano la "tensione" delle strutture addominali che poi mettono in tensione (dolore...) le strutture osse e muscolari...
Peccato se ti af-fidi a chi Dovrebbe AVERE "OCCHI PER VEDERE" ma questa connessione non lo vede ...
... E ti liquida prescrivendo l'ennesima goccina/pillolina/punturina/suppostina per zittire il dolore.
Chiariamoci.
Zittire il dolore e lenire un sintomo che mette a rischio la vita del paziente e la sua qualità di vita - IN FASE ACUTA È IL PRIMO DOVERE DEL MEDICO.
Si mantiene zitto il sintomo in fase acuta ma il dovere successivo è occuparsi di curare la causa.
Perché l'unica strategia vincente su una patologia sul medio e lungo termine è di "intervenire a spegnere la causa".
Vorrei ringraziare gli amici che in questo percorso mi hanno sostenuto nello sviluppare questa visione:
Centro Trabucco Fisioterapia e Benessere
Giuseppe Visalli - Osteopatia
Riccardo Cecchetti Osteopata e Fisioterapista
Studio Magnanini (Marco Magnanini)
E in ordine sparso gli amici Gerardo Palmisano, Valerio Avino, Gianluca Catania, Rosario Pizzurro, Pino Giliberto, Giuseppe Parrinello, Vanessa di Nepi, Raffaella Lupi, Fabrizio Ferioli, Giovanna Gariglio, Silvia Mozzone, Marco Ferrara, Gaspare Beltrano, Massimo Barretti, Fausto Inclimona
Non so se puoi, per esempio, Immaginare un grosso bus.
Sceglilo del colore che più ti piace, personalizzalo.
E mentre lo vedi, immagina meccanismi semplici - come ingranaggi, pulegge, fascette di gomma - connettersi tra loro e connettere tra loro sistemi complessi: il motore, il sistemi di raffreddamento, il sistema di trasmissione, gli ammortizzatori.
L'immagine è grande, luminosa, ampia al punto che ti permette di comprendere che tutto è coordinato e funziona come un orologio svizzero.
Ma come un orologio svizzero, basta un granello di sabbia tra gli ingranaggi per "bloccarlo".
Certo, ci vuole tempo... e il modo in cui si sviluppa il "blocco" dipende da DOVE ESATTAMENTE si è incastrato quel granello di sabbia.
Ma prima o poi quel granello di sabbia arriverà a "bloccare" il funzionamento dell'orologio.
Adesso immagina il tuo corpo proprio come un sistema fatto da ingranaggi o pulegge o fascette di gomma in connessione tra loro ...
... che inter-connettono tra loro sistemi complessi come il motore (il cuore), il sistemi di raffreddamento (vene, arterie, strutture linfatiche... ), il sistema di trasmissione (legamenti, nervi...), gli ammortizzatori (la struttura ossea). .. e L'intestino.
Te lo immagini?
L'intestino è irrorato da un sistema circolatorio (vene, arterie, strutture linfatiche) ed è raggiunto da un sistema nervoso, tutti cablati FISICAMENTE DENTRO IL SISTEMA DI "SOSPENSIONE" (fascie) che legano L'INTESTINO alla SCHIENA.
Visceri, ossa, muscoli,
E proprio come un orologio Svizzero, un granello di sabbia è capace di bloccarlI.
Certo, i tempi e i modi con cui si sviluppa il "blocco" dipende da DOVE ESATTAMENTE si è incastrato quel granello di sabbia.
Ma prima o poi, quel granello di sabbia arriverà a "bloccare" il sistema.
Per questo, pochi hanno dubbi che i tuoi "dolori nella schiena" hanno origine nella "tensione" delle strutture addominali.
E quello che mangi e le condizioni del tuo intestino sono la cause che determinano la "tensione" delle strutture addominali che poi mettono in tensione (dolore...) le strutture osse e muscolari...
Peccato se ti af-fidi a chi Dovrebbe AVERE "OCCHI PER VEDERE" ma questa connessione non lo vede ...
... E ti liquida prescrivendo l'ennesima goccina/pillolina/punturina/suppostina per zittire il dolore.
Chiariamoci.
Zittire il dolore e lenire un sintomo che mette a rischio la vita del paziente e la sua qualità di vita - IN FASE ACUTA È IL PRIMO DOVERE DEL MEDICO.
Si mantiene zitto il sintomo in fase acuta ma il dovere successivo è occuparsi di curare la causa.
Perché l'unica strategia vincente su una patologia sul medio e lungo termine è di "intervenire a spegnere la causa".
Vorrei ringraziare gli amici che in questo percorso mi hanno sostenuto nello sviluppare questa visione:
Centro Trabucco Fisioterapia e Benessere
Giuseppe Visalli - Osteopatia
Riccardo Cecchetti Osteopata e Fisioterapista
Studio Magnanini (Marco Magnanini)
E in ordine sparso gli amici Gerardo Palmisano, Valerio Avino, Gianluca Catania, Rosario Pizzurro, Pino Giliberto, Giuseppe Parrinello, Vanessa di Nepi, Raffaella Lupi, Fabrizio Ferioli, Giovanna Gariglio, Silvia Mozzone, Marco Ferrara, Gaspare Beltrano, Massimo Barretti, Fausto Inclimona
Perché la tua salute vale!