È colpa soltanto del Colesterolo, o abbiamo dimenticato la Omocisteina?
https://www.facebook.com/dottgabrieleprinzi/videos/962452814106157/
A causa dell'aumento degli infarti negli USA nel dopoguerra, il dottor Ancel Keys - epidemiologo americano - imposta uno studio per studiare la connessione tra grassi alimentari e infarti.
Dai suoi dati … “MODIFICATI” … sembra che vi sia una connessione precisa col Colesterolo...
Alcuni dei dati che pubblica, però non spiegano tutto, e soprattutto non sembrano sufficienti ad incolpare ESCLUSIVAMENTE IL COLESTEROLO.
Segue lo studio di Framingham, SU UN'INTERA POPOLAZIONE per più di 30 anni, che però non trova connessione diretta, precisa o inequivocabile tra infarti e colesterolo.
Nonostante ciò, il dott. Kennel - direttore dello studio Framingham - sentenziò che il livello di Colesterolo totale plasmatico è il più potente indicatore del rischio cardiovascolare...
... Dimenticandosi di citare il ruolo di ipertensione, zuccheri, diabete, fumo, sedentarietà, sovrappeso e giro vita.
In un’epoca di medicina preventiva, però, non possiamo non ricordarci della OMOCISTEINA.
Questo aminoacido sintetizzato nel nostro organismo, rappresenta un vero e proprio campanello d’allarme!
Descritto per la prima volta nel 1932 da Buts e De Vigneaud, fu subito posto in relazione a possibili effetti negativi sul Sistema Cardiovascolare negli anni ’60, quando fu scoperta una nuova malattia genetica, l’Omocistinuria, che compromette l’eliminazione di questo aminoacido e ne incrementa la concentrazione fino a 20 volte il valore normale.
Alla fine degli anni ’60, il Dott. McCully scopre il caso di bambini morti di infarto in tenera età, perché “non fissavano la vitamina B” e li collega all’eccesso di Omocisteina che crea Placche Aterosclerotiche.
Nel 1976 Wilcken e Wilcken scoprirono che pazienti con Malattia Coronarica presentavano concentrazioni ematiche di Omocisteina superiori a soggetti sani.
Gli studi sull’iperomocisteinemia trovano ulteriore impulso nel 2000 quando si scopre che LA MUTAZIONE DEL GENE MTHFR - PREPOSTO A CODIFICARE UN ALTRO ENZIMA, la metilentetraidrofolato reduttasi - era comune nella popolazione generale ...
Gli elevati valori di Omocisteina da mutazione sono influenzati DALL'ASSUNZIONE DI FOLATI nella dieta, mettendo così in risalto la possibilità di intervenire CON L’ALIMENTAZIONE per ridurre l'Omocisteina nel sangue.
In generale i valori sono considerati normali tra 5 e 15 micromoli per litro (µmol/l), lievemente elevati tra 15 e 30, intermedi tra 30 e 100, o gravi se >100.
Così, quando il tuo curante o specialista valuta il tuo rischio cardiovascolare per la presenza di placche o di eventi clinici (tipo infarto ed ictus) :
:arrow: ti prescrive solo esami del colesterolo
:arrow: ti prescrive farmaci che bloccano il più potente produttore di sostanze antiossidanti del corpo
:arrow: ma non valuta l’Omocisteina perché è una moda come la vitamina D