Nel 1817, il CHIRURGO J. Parkinson descrive 6 casi clinici di pazienti AFFETTI DA STIPSI e con una condizione descritta come “PARALISI AGITANTE”. In uno dei sei casi, il trattamento dei disturbi gastrointestinali sembrò alleviare i problemi legati ai movimenti agitati...
In qualsiasi libro di Medicina, leggeresti che nel morbo di Parkinson, la stitichezza è un Sintomo connesso al "funzionamento improprio" del sistema nervoso autonomo, parte integrante del sistema nervoso enterico (il "secondo cervello"). Quest'ultimo è responsabile dell'attività della contrazione coordinata della muscolatura liscia che "impasta" il cibo che viene digerito e lo sposta dalla bocca verso l'ano (peristalsi).
Quindi, se quello non funziona correttamente, e non funziona la peristalsi (i movimenti dell'intestino), ecco apparire la stitichezza.
LA STITICHEZZA è uno dei SINTOMI PIÙ COMUNI del Parkinson! Si manifesta in circa metà degli individui e spesso PRECEDE DI ANNI l’insorgenza dei "disturbi del movimento". Tuttavia - per molti decenni - la ricerca sul Parkinson si è esclusivamente focalizzata sul cervello, studiando i neuroni che producono DOPAMINA - una molecola coinvolta in molte funzioni, incluso il movimento.
E siccome gli scienziati si sono sempre concentrati sul Cervello e sul Sistema Nervoso, la loro attenzione non poteva non essere attratta dalla scoperta dell'Asse Intestino-Cervello mediato dal Microbiota Intestinale.
Le scoperte conseguenti potrebbero permettere DIAGNOSI PRECOCE, prevenzione e TERAPIA PERSONALIZZATA del Parkinson. E dal 2003, un gruppo di neuro-anatomisti Tedeschi porta avanti una ricerca interessantissima!
Il lavoro del gruppo del Prof. Heiko Braak (Università di Ulm) evidenzia come i cambiamenti patologici nei pazienti si sviluppano secondo STADI PREVEDIBILI. MA piuttosto che iniziare nel Cervello e proseguire verso l'intestino, le lesioni caratteristiche del Parkinson seguono la DIREZIONE OPPOSTA: INIZIANO NELL'INTESTINO per POI spingersi a fare danni AL CERVELLO.
Questa EVIDENZA SCIENTIFICA è sostenuta da un numero crescente di prove, ma la questione di COME i cambiamenti nell’intestino portano alla Neurodegenerazione del cervello è un’area di studio ancora molto attiva.
Le ipotesi più studiate?
Alcuni suggeriscono che gli ammassi di Alfa-sinucleina (corpi di Levy) si muovano dall’Intestino al Cervello attraverso il Nervo Vago. Altri suggeriscono che attraverso il Vago viaggino anche PRODOTTI DI DEGRADAZIONE BATTERICA.
L'unica CERTEZZA? È che l’intestino influenza il cervello attraverso i mediatori dell'infiammazione. Che sono presenti in TUTTE le MALATTIE INFIAMMATORIE, nel COLON IRRITABILE e nelle patologie AUTOIMMUNI - come la Tiroidite di Hashimoto, le ARTROPATIE sieronegative, la PSORIASI, la Fibromialgia, eccetera.
Ancora una conferma che il CAMPO DI BATTAGLIA della "guerra terapeutica" che come MEDICI dobbiamo combattere è l'intestino. Lo diceva Ippocrate 2500 anni fa...
Nei prossimi giorni continuerò a tradurre (dal "medichese") PER TE i più interessanti ed attuali risvolti della connessione tra Microbiota, nascita, e asse intestino-cervello. Anche su AUTISMO, ADHD e PARKINSON!
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