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AMOXICILLINA, CLARITROMICINA E PILERA ERADICANO L'HELICOBACTER DA MANE A SERA...?
(Post direct LINK)) 19 Mar 2021 - - Blog

Sembra che il 50% della popolazione mondiale sia
“infettata” da Helicobacter pylori (HP), UNA delle principali cause di ulcere
duodenali e gastriche e causa di cancro gastrico.


Ma non l'unica...


Ed è dalla scoperta di questo batterio gram- (Nobel
agli scopritori) che grande enfasi è stata posta sul fatto che l’unico
helycobacter buono è quello morto.

E che tolto il batterio, guarita la gastrite…


Peccato che I dati scientifici non siano UNANIMI nel
concordare con queste VECCHIE affermazioni...


Infatti:

💊solo il 10-20% degli HP sono considerati
"cattivi" e provocano ulcera; 💊solo lo 0'1%
degli infetti sono a rischio cancerogeno,

💊la terapia antibiotica non è RISOLUTIVA nel 100% dei
casi,

💊dopo la sua eradicazione non puoi essere sicuro di
avere “guarito” il problema, in quanto l'assenza causa l’aumento del del reflusso
gastroesofageo e dell’asma (con aumento dell'esofago di Barrett, precancerosi
dell'esofago).


Ma andiamo per gradi.

Perchè nonostante decenni di sforzi, le infezioni da
Helicobacter pylori rimangono difficili da trattare?


L'Helicobacter si localizza DENTRO lo strato mucoso
gastrico, in profondità, nelle "ghiandole". E nonostante il duro
ambiente acido, può persistere per tutta la vita dell'ospite (magari senza mai
dare fastidio).


Questa capacità di adattarsi all'ambiente acido, è
frutto delle migliaia di anni di CO-evoluzione dentro di noi.


Grandi sforzi ha fatto la comunità scientifica
internazionale per trovare la migliore strategia di “farlo fuori”, e siccome
SPESSISSIMO un antibiotico da solo non basta, ecco che si arrivano a
prescrivere cicli contemporanei di 2 o 3 ANTIBIOTICI INSIEME.

Per sicurezza, dicono ...


Poi lo ricercano nel sangue e nelle feci.

Per poterti regalare un secondo o un terzo o un quarto
ciclo di antibiotico-terapia.


Adesso, onestamente, quale medico può affermare IN
PIENA ONESTA’ INTELLETTUALE che 2 o 3 antibiotici sono acqua fresca e non hanno
ALCUN EFFETTO COLLATERALE?


Chi può onestamente affermare che quegli antibiotici
hanno qualità SUPERSELETTIVE e "fanno fuori" SOLAMENTE
l'Helicobacter?


E chi IN PIENA ONESTA’ INTELLETTUALE si è mai
domandato CHI ALTRO, QUALE ALTRA COMUNITA’ viene “fatta fuori” da quei 2-3
antibiotici?


I batteri più utili (#simbionti o #probiotici) che ci ha donato nostra mamma sono estremofili e estremamente sensibili
ad ogni antibiotico.

E qualunque sia la comunità batterica “fatta fuori”,
la loro scomparsa lascia SPAZIO LIBERO ad altri batteri - E ALLE CANDIDE -
perchè nell’intestino conquistare spazio significa sopravvivere.


E qualunque sia la composizione del nostro #microbiota intestinale, “loro” sono qui da almeno 3,5 miliardi di anni, hanno
imparato a sopravvivere a ben altro, e in 6 mesi realizzano 300 generazioni....Quello
che noi umani facciamo in 10.000 anni.


Quindi, se non sono RESISTENTI agli antibiotici… e ne
hai, diciamo, “fatto fuori” il 99,9%... quelli che restano … in 6 mesi al
massimo sono di nuovo li.


Magari nascosti nel biofilm.

Più resistenti.

Più cattivi.


E il ciclo di antibiotici va ripetuto.


RICAPITOLANDO: ti accolli gli effetti collaterali, ti
becchi una
#DISBIOSI o una #candidosi (SIBO e SIFO), e dopo tutto il risultato (l'eradicazione) potrebbe non
essere stato nemmeno raggiunto...

Bel risultato!


Dalle mie parti si direbbe “cornuto e mazziato”…


Al di là della “necessità" clinica di "farlo
fuori", spessissimo le cure contro l’Helicobacter falliscono proprio
perchè sono emersi CEPPI MULTIRESISTENTI, e perchè l’Helicobacter non è fesso e
ha le sue strategie di sopravvivenza.


Nè fesso, nè testardo, nè presuntuoso (come alcuni…),
vuole solo sopravvivere. Così ha sviluppato la capacità di passare dallo stato
di (batterio) "singolo" a quello di "comunità" - come in un
condominio - fatto da più "famiglie batteriche".


Dove al posto delle mura ci sono cellule morte,
proteine e DNA (chiamato BIOFILM dalla comunità internazionale).


Questo biofilm è LA strategia vincente
dell’Helicobacter per colonizzare l'apparato gastroenterico EVITANDO di venire
colpito dagli antibiotici o dalle cellule del nostro sistema immunitario.


Questa “comunità” contribuisce alle infezioni
croniche, soprattutto quelle ricorrenti, perchè aiuta I batteri a tollerare I
trattamenti antibiotici convenzionali.


Che diventano quindi INUTILI.


E che magari ti vengono prescritti più e più volte.

Sempre con LO STESSO ANTIBIOTICO in tutta Italia.

QUando basterebbe il fluimucil per sciogliere il
biofilm...


Così, ti chiederai il perchè io mi scaglio contro i
trattamenti INUTILI?

E perchè sono IN DISACCORDO con i protocolli uguali
per tutti?


Perchè – piuttosto che FARE LE COSE A PAPPAGALLO -
invito TUTTI ad andarsi a studiare la letteratura scientifica più recente,
approfondendo l'argomento.


Perchè valutare come GRANDI MEDICI nazionali e
internazionali stanno affrontando l’antibiotico-resistenza è un'informazione
utile tanto per me, che per i miei cari che per i miei pazienti.


Infatti, è stato statisticamente dimostrato che
l’Helicobacter protegge dal reflusso gastroesofageo e dal tumore all'esofago, e
A PARTE POCHI BEN IDENTIFICATI MEMBRI DI QUESTA FAMIGLIA sembra che non sia
l’Helicobacter la causa del tumore, ma che segnali la presenza di
"disbiosi gastrica" fatta da batteri CANCEROGENI "diversi"
dall'Helicobacter...


Magari risaliti dal duodeno o dall’intestino tenue
(l’HP 40 anni fa si chiama campylobacter DIGIUNII). E ama gli ambienti
alcalini. E il gastroprotettore (che spegne la capacità dello stomaco di
disinfettare il cibo) rende lo stomaco alcalino.


Ed ecco spiegato l'helicobacter...


Quindi … avere come unico obiettivo “far fuori”
l’Helicobacter senza guardare al resto, porta a tre problemi:


1) Farlo fuori è SPEGNERE UN SEGNALE D'ALLARME, senza
rimuovere la causa,

2) La causa che porta l’HP ad arrivare nello stomaco
va avanti e si cronicizza,

3) Ti becchi gli effetti collaterali degli antibiotici
(inutilI) e del gastroprotettore, e sono tanti…


Non è proprio la migliore della strategie terapeutiche
... no?

Peggio ancora se dopo il trattamento stai peggio di
prima…


I miei tre consigli?


1) Prima di prendere 2, 3 o 4 ANTIBIOTICI chiediti se
la tua "gastrite" o il tuo "reflusso" non siano causati
dalle schifezze CHE MANGI, dalla VITA STRESSATA che fai o dai farmaci
(gastroprotettore…) che prendi.

Fatti assistere da VALIDI PROFESSIONISTI (si chiama
“second opinion”) perchè in Italia il DISSENSO sta crescendo e oggi siamo in
tanti 🙂


2) se è opportuno “farlo fuori” aggiungi sempre a
qualunque terapia per l’HP la molecola N-ACETIL-CISTEINA 600 mg (quella che si
usa per sciogliere il muco nei bronchi) a partire da una settimana prima gli
antibiotici.

E aggiungi sempre a qualunque terapia antibiotica DOSI
GENEROSE di probiotici con dentro il SACCAROMYCES BOULARDI (altri probiotici
vengono “fatti fuori” dagli antibiotici, sono soldi spesi inutilmente) fino ad
almeno 5-7 giorni dopo l’antibiotico.

E valuta di ripopolarti di BIFIDI subito dopo


3) per il reflusso gastroesofageo - SIA ACIDO CHE
BILIARE - il "castroprotettore" ha solo effetti sui sintomi, ma
"fotte" le tue funzioni metaboliche e digestive, FONDAMENTALI per
vivere in salute.

Quindi, fossi in te, troverei una cura meno
aggressiva, ad esempio la riabilitazione del cardias o dell’ernia iatale fatta
dalla Dott.ssa Imma Trabucco (metodo Trabucco).


Pubblico i link ai lavori originali (sono solo alcuni,
tra quelli letti), sono gratuiti e Chrome li traduce in italiano.


Condividi liberaMente ciò che pubblico perché è di
pubblica utilità e

perchè ci tengo alla tua formazione quanto alla tua
salute.


Anzi, la tua salute vale!


FONTI: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5968456/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4452508/

https://www.pharmastar.it/.../microbiota-gastrico-e...

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26372828

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5086557/









































































































































































































































 

Author
Gabriele Prinzi

Medico chirurgo spec. in chirurgia d’urgenza, Iscrizione ordine dei medici di Palermo n°13262,