Anzi, INTESTINO irritabile.
Ne parlano tutti, e sembra essere alla base dei problemi di salute di una importante fetta della popolazione Italiana.
In almeno il 25% dei casi, la «sensibilità al glutine non celiaca» (in inglese "non celiac gluten sensitivity" o NCGS) - sarebbe all’origine di quei disturbi attribuiti al “colon irritabile” (IBS) disturbo riferito come ‘colite’, come malattia infiammatoria dell'intestino.
La «Sensibilità al Glutine non Celiaca» che sembra interessare il 10% della popolazione italiana - è caratterizzata da sintomi intestinali e non, correlati all’ingestione di Glutine o Cereali IN SOGGETTI NON AFFETTI DA CELIACHIA.
Il soggetto, in seguito all’ingestione di alimenti che contengono glutine e cereali, sviluppa i sintomi IN ASSENZA degli anticorpi specifici per la Celiachia e dell’Atrofia a livello dei villi intestinali (sintomo di celiachia), anche se in alcuni si riscontrano anticorpi anti-gliadina (proteina del glutine).
I sintomi compaiono A BREVE DISTANZA dalla ingestione DI GLUTINE/CEREALI ed altrettanto rapidamente regrediscono quando si interrompe l’assunzione di alimenti che lo contengono.
Essi sono simili a quelli presenti nella sindrome dell’intestino irritabile:
- dolori e gonfiori addominali,
- diarrea e/o costipazione,
- manifestazioni extraintestinali aspecifiche come:
Eczemi, Prurito, Cefalea, mente annebbiata, Affaticamento, Depressione, Anemia, Dolori articolari, Dolori addominali colici che si irradiano alla schiena verso la zona lombare, e che possono anche sovrapporsi alle cause comuni di Lombalgia come traumi, difetti di postura o la classica Ernia del disco.
Un gruppo di esperti si è riunito per la prima volta nel febbraio 2011 a Londra per cercare di definire a stabilire dei criteri diagnostici per la sensibilità al glutine.Per comprendere quale fosse la reale causa dei disturbi lamentati dai pazienti, i ricercatori li hanno privati dei cibi contenenti glutine per tre settimane.
Dopo questo lasso di tempo, l’alimento è stato reintrodotto ed è per l’appunto emerso che il 25% di costoro ha di nuovo accusato i fastidiosi sintomi.
Pertanto è possibile ipotizzare per queste persone una terapia esclusivamente basata sulla dieta, simile a quella adottata per la malattia celiaca
Lo studio dell’Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti Ospedalieri (°AIGO) ipotizza che i pazienti con Colon Irritabile dovrebbero essere TUTTI SOTTOPOSTI alla dieta ‘gluten free’.
Anche solo per prova (dieta di Challenge).
Ad oggi purtroppo non esistono esami di laboratorio validati e certi per la diagnosi di sensibilità al glutine.
Esami e marcatori, utilizzati per la diagnosi di malattia Celiaca, sono sempre risultati negativi nelle persone affette da sensibilità al glutine.
La diagnosi si basa quindi soprattutto SULLA REMISSIONE DEI SINTOMI QUANDO SONO ESCLUSI GLI ALIMENTI CHE LO CONTENGONO DALLA DIETA.
A differenza della Celiachia - patologia che impone una dieta stretta totalmente priva di glutine - chi soffre di sensibilità a questa sostanza può alternare periodi di astinenza a fasi in cui può RIassumere il glutine.
Nessuno specialista che si occupa di Gastroenterologia, Stomaco, Intestino e diagnosi di IBS può onestamente disconoscere questa entità clinica e questo fenomeno.
Lo dico sopratutto a quei pazienti "figli-di-una-diagnosi-minore" che non vengono creduti quando affermano che, eliminando il glutine, i sintomi scompaiono.
Lo dico sopratutto perché la tua salute vale!
FONTI:
- Diagnosi di Celiachia e Colon iritabile, 1 caso su 4 dovuto a sensibilità al glutine
- L'intolleranza al glutine esiste, e non è celiachia
- C. Catassi, J. C. Bai, B. Bonaz et al. Sensibilità al glutine non celiaca: la nuova frontiera dei disturbi glutine-correlati. International Expert Meeting on Gluten Sensitivity; Monaco, 1.–2. Dicembre 2012
Colon irritabile: il glutine è sul banco degli imputati in un caso su quattro