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CELIACHIA, GLUTEN SENSITIVITY O...
(Post direct LINK)) 05 Jul 2021 - - Blog

Caro Diario,

Riprendo a vergare le tue pagine dopo tanto tanto TANTO tempo.

Posso quasi dire che mi è mancato solcare queste pagine con la penna e sentire che posso affidare a te pensieri riflessioni e dubbi...

È così terapeutico!

Incontrare pazienti ogni giorno mi permette di entrare in contatto con realtà locali che hanno però molto in comune.

È un grande osservatorio epidemiologico che mi permette di osservare la profonda crisi del rapporto medico-paziente e mette in evidenza le carenze del sistema sanitario nazionale da Siracusa fino a Torino, passando per Roma.

Perché l'unica cosa che sembra interessare "alcuni" è PRESCRIVERE come se non ci fosse un domani.

E davvero pochi sono coloro che cercano di fare il meglio per capire la DIAGNOSI.

Giusto per fare un esempio, ho incontro tutta una serie di pazienti che hanno chiaramente i segni della sensibilità al glutine.

Vengono con astenia generalizzata, fanno riferimento a dolori articolari, a parestesie degli arti inferiori e superiori, a sensazione di mente annebbiata e quant'altro.

A volte di dermatiti sfuggenti o incostanti.

Io oramai ho imparato a riconoscerli.

Da quando ho letto gli articoli scientifici più recenti sulla gluten sensitivity mi rendo conto quanto è difficile fare la diagnosi.

E di quanto spesso vengono scambiate per malattie neurologiche o per fibromialgia (il nuovo "colon irritabile"... ), quando non per malattie psichiatriche.

E così pazienti normali con un problema di salute - NON VISTI, NON ASCOLTATI - passano per matti o ansiosi...

Eppure, non passa giorno in cui non sento la testimonianza di almeno un paziente il quale - NON CREDUTO dagli specialisti di riferimento - tolto il glutine dalla alimentazione assiste alla scomparsa dei sintomi.

Pazienti che spesso lamentano pancia gonfia, astenia, reflusso, digestione lenta, stipsi ....viene fatta la gastroscopia, vengono cercati gli anticorpi per il glutine.... e quando entrambi gli esami sono negativi al paziente viene detto una cosa tremenda: NON HAI NIENTE.

Che triste risposta ...

Come a negare la presenza di una sofferenza.

Non ricordandosi che NON HAI NIENTE non vuole dire niente.

Perchè almeno DUE CONGRESSI MONDIALI hanno sancito che la celiachia è solo UNA DELLE 4 MANIFESTAZIONI dello "spettro celiaco".

Ma mi domando, hanno testato la presenza degli alleli DQ2 e DQ8 (predisposizione genetica alla celiachia?) o la presenza di IgE contro il grano?

Perchè è solo dopo aver escluso quelle cose che dovresti avere un dubbio su una NCGS (sensibilità al glutine non celiaca).

Perchè se è quello che sospetti lo vedi con la dieta di esclusione (o di "challenge"). E tolto il glutine, spariti i sintomi.

Così mi sono incominciato a porre delle domande...

Cos'è che rende medici e specialisti e biologi nutrizionisti così contrari all'idea che il glutine faccia male?

Perché non accettare che nessuno può digerire il glutine?

Perché non comprendere che la Comunità Europea permette di aggiungere legalmente glutine ai prodotti da forno per renderli più morbidi?

Perché non comprendere che il glutine genere la produzione di GLUTEOMORFINA da parte dei batteri cattivi?

Perché non sospettare che la sensibilità al glutine sia legata agli erbicidi autorizzati dalla Comunità Europea?

Perché allora non si leggono i lavori scientifici più aggiornati, e poi li mette in pratica, e lo tocca di persona???

Leggendo qua e là, nei vari gruppi di pazienti cui sono scritto, mi rendo conto che tutti si lamentano della stessa cosa: gli specialisti danno l'impressione di non ascoltare più ...

Chiusi nei loro castello di carte...

Affezionati così tanto alle loro conoscenze da cui non si schiodano.

Mostrano difficoltà ad accettare o interpretare MERAVIGLIOSI ESAMI che i pazienti pagano di tasca propria dicendo loro che non hanno senso.

Non solo esami sulla gluten sensitivity, ma anche test delle IgG per l'infiammazione da cibo, lipidomica, mineralogrammi del capello e test delle feci per il microbiota! 😳😳😳

Come il più grande dei credenti - o come il più profondo degli atei - credono in qualche cosa.

Ma non al paziente...

E piuttosto che accettare che la scienza è confronto scientifico, misurazione statistica, sperimentazione clinica, BIBLIOGRAFIA eccetera... quando si chiudono all'interno di un opinione è difficile farceli uscire.

Difficile portali a fare una prova, una sperimentazione.

Difficile fargli cambiare idea. Anche di fronte ad esami che confermano la diagnosi...

Dicono che togliere totalmente il glutine fa male!

Che si muore di subito o che c'è il rischio di esplodere se non mangi il glutine.

... Come se non esistessero diete a rotazione di desensibilizzazione... E nemmeno quelle di reintroduzione graduale a rotazione...

Ma ci sono migliaia di persone e centinaia di professionisti disponibili a testimoniare il contrario.

Sono tantissimi!

Un giorno, prometto di postare nuovamente la video-intervista al Prof. Fasano, che conferma che esiste la sensibilità al glutine, certificata da due convegni mondiali.

E che i numeri sono in aumento.

E che Magari non è solo il glutine...

C'entra il glifosato?

O l'eccesso di gastroprotettori e antibiotici?

O gli antibiotici nel latte e nelle carni da allevamento?

E l'alluminio che assumiamo in dosi inumane, perché permette di mangiare cibo di qualità infima freganodosene dei malesseri?

Certo, se migliaia di scienziati nel mondo lo certificano, la sensibilità al glutine non può essere una fake news.

Né un credo religioso.

Non possono essere tutti complottisti, così come non possono essere tutti "ignoranti".

Dev'essere qualcos'altro... Che a quest'ora (dopo 13 ore di ambulatorio) mi sfugge...

Grazie per raccogliere i miei pensieri.

Concludo.

Ti chiudo.

Ti riaprirò domani (speriamo).

NE SENTIRAI PARLARE IL 7, ALLE 7 (di sera ) dal Dr Marcello Romeo, ricercatore che PUBBLICA su riviste internazionali per smontare le MIN... ATE che nessuno vuole adattarsi a riconoscere.

RImani collegato.

La tua presenza è gradita.

La tua CONSAPEVOLEZZA è necessaria.

PERCHE' LA TUA SALUTE VALE!

Author
Gabriele Prinzi

Medico chirurgo spec. in chirurgia d’urgenza, Iscrizione ordine dei medici di Palermo n°13262,