DUE INTESTINI, DUE CERVELLI. E QUANDO SE NE IRRITA UNO ...

Le "malattie
gastrointestinali" - come gastriti, coliti, e "colon (intestino,
prego!) irritabile" si associano a quelle "psichiatriche" con
ALTISSIMA FREQUENZA.

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I "disturbi
dell'umore" colpiscono più della metà dei pazienti con "sindrome
dell'intestino irritabile" (
#IBS), e vi è altissima frequenza che
depressione e stitichezza si presentino e convivano insieme a lungo.

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Già questo dovrebbe
ATTRARRE L'ATTENZIONE sulla "comunicazione" che esiste tra
l'intestino e il cervello (SNC, o Sistema Nervoso Centrale). Che condividono
almeno 30 NEUROTRASMETTITORI; cioè li producono entrambi.

In un rapporto di
reciproca e BIDIREZIONALE comunicazione.

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E potrebbe stupirti
che è il tubo digerente a produrne di più, in quantità...

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Nella visione
"riduzionistica" di alcuni - che nasce dalla Medicina dell'800 - la
manifestazione psichiatrica viene vista come CAUSA piuttosto che come
"EFFETTO" di un problema più profondo...

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E potrebbe aver
generato quell'ABUSO PRESCRITTIVO di antidepressivi da parte di SPECIALISTI
diversi dallo Psichiatra - l'unico, a mio parere, competente nel farlo -
perchè... per alcuni sei stressato, sei nervoso e ti devi dare una calmata.

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In pratica è colpa
tua, ti dicono.

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Ed é colpa tua quando
il farmaco antidepressivo non funziona.

Ed é colpa tua quando
i sintomi gastrointestinali permangono nonostante il farmaco antidepressivo.

... o peggio, se si
sintomi peggiorano, giacchè è dimostrato che gli psicofarmaci (alcuni più di
altri) generano uno squilibrio dei batteri intestinali.

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Ma nessuno si domanda se
la "spiegazione" non sia altrove?

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Perchè per chi
abbandona LA VISIONE RIDUZIONISTICA dell'800, oggi abbiamo la conferma di UNA
VASTA RETE DI COMUNICAZIONE BIDIREZIONALE che integra le funzioni intestinali
con i centri superiori - cognitivi (l'intelletto) ed emotivi (le emozioni) -
del cervello.

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Questa rete è
responsabile e dell'impatto dei "fattori ambientali" sullo sviluppo e
sulla funzione del cervello, ed è CONCAUSA di numerosi disturbi psichiatrici.

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Già a partire dalla
pancia della mammà.

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Nel "mezzo"
tra intestino e cervello si trovano anche parecchi "sottosistemi",
come il sistema nervoso autonomo (simpatico e parasimpatico) e quello enterico
(il cosidetto secondo cervello) che a loro volta gestiscono i "sistemi"
neuro-endocrino, entero-endocrino e neuro-immune.

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Altro che stress!

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Questo dato
"anatomico" e "fisiologico" SCIENTIFICAMENTE
INCONTROVERTIBILE è la base per comprendere quella BRANCA MEDICA che studia il
sistema "PNEI":

P) Psico (la mente, le
emozioni)

N) Neuro (tutto il
sistema nervoso sensoriale)

E) Endocrino (gli
ormoni!)

I) Immunitario (il
sistema immunitario, i linfonodi, i globuli bianchi).

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ma siamo appena così
complessi?

Eh no...

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Questa connessione è
orchestrata dai batteri intestinali.

Essi sono - tra le
altre cose - in parte responsabili di produrre ormoni e neurotrasmettitori.

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Ecco perchè TI RICORDO
SEMPRE che il cibo è CONCAUSA di malattia, ma anche STRUMENTO TERAPEUTICO (buon
vecchio
#Ippocrate...)

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E la SCIENZA VERA
negli ultimi anni ne ha compreso il ruolo, non soltanto a sostegno del sistema
nervoso centrale e delle funzioni cerebrali, ma anche nella regolazione di
metabolismo e immunità.

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Hai presente quando
"qualcuno" dice che il tuo problema è nel cervello?

Si è mai domandato se
il problema non si in quello che arriva al cervello dall'intestino?

E perchè
"squilibri dell'intestino" sono visti come la causa di squilibri del
cervello e non il contrario?

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COSA CAUSA COSA?

Cosa è sintomo e cosa
lo causa?

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Il delicato equilibrio
che esiste tra il microbiota umano e lo sviluppo delle
"psicopatologie" è particolarmente interessante data la facilità con
cui il microbioma può essere alterato da fattori esterni, quali la la dieta e
l' esposizione a farmaci.

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Quali farmaci?

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Un legame tra
l'esposizione agli ANTIBIOTICI e la funzione cerebrale alterata è ben
evidenziato dagli EFFETTI COLLATERALI PSICHIATRICI degli antibiotici, che vanno
dall'ansia e dal panico a depressione, psicosi e delirio maggiore.

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Perchè parecchi
antibiotici hanno effetti sulla produzione batterica dei neurotrasmettitori.

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Uno studio - condotto
su una vasta popolazione - ha misurato che il trattamento con un singolo ciclo
di antibiotici era associato ad un aumentato rischio di depressione e ansia, in
aumento con esposizioni multiple (Lurie - J Clin Psychiatry. 2015).

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Ma il numero di lavori
scientifici che associano l'uso di antibiotici a malattie psichiatriche è
vasto.

E va quasi sempre di
pari passo con malattie gastrointestinali.

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Perchè il microbiota
li si trova, nell'intestino, dalla bocca all'ano.

E quando "lo fai
fuori" con terapia antibotiche INUTILI o INAPPROPRIATE fai anche fuori le
loro funzioni che sono indispensabili per noi: da quelle digestive a quelle
immunitarie.

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Quindi non è stress e
basta; non è che sei nervoso/a o stressato/a "a caso". Queste
manifestazioni sono un segnale che coloro che ti curano non vedono...

... o non vogliono
vedere.

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DUE CONSIGLI LI
ACCETTI?

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1) L'uso inappropriato
di antibiotici dovrebbe essere evitato, o limitato alle situazioni di necessità.
Evitalo di prenderlo PER CAVOLATE.

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2) Se è necessario
assumere un antibiotico, durante la sua assunzione USA UN PROBIOTICO UMANO e di
provata efficacia clinica (SACCAROMYCES). E continua ad assumerlo fino a una
settimana dopo l'antibiotico. Seguito da dosi generose di BIFIDOBATTERI UMANI.

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Ho già scritto sugli
effetti del gastroprotettore e degli antibiotici sul microbiota.

E nei prossimi giorni
scriverò ANCORA!

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E non sono l'unico a
farlo in Italia.

Con me ho spettacolari
compagni di viaggio
🙂

Me li sentirai
nominare spesso...

.

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perchè è di pubblica utilità.

E perchè la tua salute
vale!


FONTI DA APPROFONDIRE:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4879184/



























































































































































































https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26580313

Author
Gabriele Prinzi

Medico chirurgo spec. in chirurgia d’urgenza, Iscrizione ordine dei medici di Palermo n°13262,